Reserver
Tilbagemelding
Bidrage med feedbackSPLENDIDA! Specialmente il soffitto è incantevole, ma anche l'organo, le arcate, l'altare credo davvero che Roma sia bellissima, ma la location accanto al tevere, sull'isola Tiberina è davvero magico! Da visitare.. è un posto da scopire della mostra meravigliosa Roma. C'è una deliziosa acquasantiera a misura di bambino..
È una basilica di bellezza straordinaria. S. Bartolomeo, Natanaele, apostolo e martire, scorticato vivo....ma sembra dimenticato in questa chiesa bellissima che sorge sopra le acque del tevere e di una fonte con proprietà curative che ha sempre fatto dell'isola tiberina una salus. Da visitare piena di arte di storia di cultura di affreschi stupendi e di sculture magnifiche. È una delle basiliche storiche più importanti della cristianità romana nel cuore della Roma di un tempo.
La chiesa è dedicata a San Bartolomeo, uno dei primi discepoli di Gesù Cristo, del quale i vangeli sono parchicdi attenzione. Dal 2002, la chiesa è divenuta il luogo memoriale dei nuovi martiri, trucidati per aver perseguito gli ideali cristiani nei regimi dittatoriali, nel corso del XX e del XXI secolo. A questi nuovi martiri, sono dedicati sei altari presenti all'interno della chiesa. La facciata, distrutta nel XVI secolo, a seguito di una spaventosa inondazione del fiume Tevere, è stata ricostruita nel secolo successivo, su progetto di Orazio Torriani. Il campanile quadrangolare, che insiste nella parte posteriore della chiesa, è del XII secolo. Si accede nella chiesa, dopo aver attraversato un portico che contiene qualche minuscolo resto dell'antico tempio di Esculapio sul quale poi è stata eretta la chiesa di San Bartolomeo. Chi entra in San Bartolomeo, ha quale priorità, il dovere sacro di rendere omaggio ai nuovi martiri, ai quali si è inteso rendere giusta memoria. Solo dopo l'omaggio ai martiri, si ha facoltà di ammirare i capolavori presenti all'interno della basilica. La vera di pozzo, prossima all'altare centrale e risalente al XIII secolo, è un blocco in marmo di forma cilindrica, ricavato da una colonna e decorato con quattro figure in rilievo, rappresentanti rispettivamente Gesù Cristo, Ottone III, San Bartolomeo discepolo e Sant'Adalberto. È una opera di grande pregio artistico; non se ne conosce l'autore, pur essendo ormai certo che l'opera risale al XII secolo. La cappella Orsini, famiglia originaria di Pitigliano, custodisce un prezioso affresco, raffigurante la Madonna con bambino e Santi, del XII secolo. Da non trascurare, nella cappella medesima, gli affreschi che coprono interamente le pareti della stessa, attribuiti a Giovanni Battista Mercati e che raccontano, in modo didascalico, le storie della Vergine. Singolare la presenza, nella cappella Orsini, di una palla di cannone, caduta all'interno della chiesa, durante la Repubblica romana del 1849 e come tale murata in una parete della cappella del Sacramento. Altre opere di grande interesse sono custodite in San Bartolomeo. Purtroppo, la chiesa ha orari particolarmente rigidi e quindi la visita è stata molto affrettata. Buon motivo per tornarci.
Basilica minore che sorge su uno dei luoghi più suggestivi di Roma : l'isola Tiberina , col Tevere che fa da colonna sonora e a metà tra Trastevere e il quartiere ebraico. La Chiesa ha più di 1000 anni ed è dedicata a San Bartolomeo di Cana. È l'unica Chiesa che conserva al suo interno un pozzo. Attualmente è dedicata ai martiri moderni (come ad esempio il cardinal Romero) di cui sono custodite alcune reliquie. Dal 1999 è sotto la direzione della Comunità di Sant'Egidio.
BASILICA DI SAN BARTOLOMEO ALL 'ISOLA TIBERINA Memoriale 'Nuovi Martiri ' del XX e XXI secolo Situata sul 'lsola Tiberina, collocata nel nucleo più antico della città di Roma, la Basilica di San Bartolomeo all 'lsola è luogo Memoriale dei 'Nuovi Martiri ' del XX e XXI secolo, affidata alla Comunità di Sant 'Egidio dal 1993. Al centro della Basilica, posta alle spalle dell 'altare maggiore, è l 'icona dei Testimoni della fede del XX secolo che rappresenta il martirio dei cristiani. Le sei cappelle laterali, dedicate ai diversi contesti storici e geografici, conservano memorie della vita e della fede dei 'nuovi martiri ' Nella prima cappella della navata destra della Basilica sono ricordati i testimoni della fede in Asia, Oceania e Medio Oriente (vi è, fra l 'altro, la Bibbia appartenuta a Shabbaz Bhatti cristiano pakistano, il calice di don Andrea Santoro e la mitra di mons. Padovese uccidi in Turchia); nella cappello sucCessiva si ricordano i testimoni della fede nelle Americhe (con il messale di mons. Romero, il pastorale del card. Posadas Ocampo, la croce pettorale in legno di mons. Labaka); nel 'ultima cappella si ricordano i testimoni della fede uccisi nei regimi comunisti (con il rosario di p. Alekandr Men ' una pisside utilizzata clandestinamente dai cattolici albanesi in carcere, e altro). Nella navata di sinistra, la prima cappella è dedicata ai testimoni della fede in Africa (con la croce di Suor Leonella Sgorbati uccisa in Somalia, una delle ultime lettere di Frére Christian de Chergé, rapito e ucciso in Algeria); nella cappella successiva sono ricordati testimoni della fede in Spagna e Messico (con il crocifisso recuperato in Catalogna, semi-bruciato durante la guerra civile e le reliquie dei beati martir di san Joaquin in Messico); l 'ultima è la cappella dei lestimoni della fede uccisi sotto il regime nezista (cor la lettera del pastore evangelico Paul Schneider,