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Bidrage med feedbackRistorante nuragico accessibile in auto tramite una strada stretta, seguita dal passaggio attraverso un cancello e una passeggiata di circa cento metri. Purtroppo, ci sono pochi segnali dedicati.
Dovendo raggiungere l'Olbia per il ritorno alla nave, abbiamo approfittato del già instancabile viaggio per visitare nei dintorni di Bonorva alcuni siti paleolitici e nuragici. Tra questi ultimi abbiamo scelto la fonte sacra di Su Lumarzu raggiungendo il villaggio di Rebeccu. Da notare che il cartello stradale posto all'incrocio sulla SP43 indica 'strada interrotta tra 350 m'. Con il nostro comune spirito di avventura abbiamo ignorato il segno, raggiungendo facilmente il villaggio sul lato di una bella collina che domina la vasta pianura. Nella piccola piazza del villaggio abbiamo avuto il piacere di vedere confermato il nostro obiettivo con una bella qui con la consueta bolla rossa su una mappa che, oltre alle notizie archeologiche relative al sito, non ha svelato nulla sul percorso per raggiungere la fonte. Armato di pazienza, abbiamo sperato che una fonte dovesse essere a metà strada o in fondo alla pista. Senza alcuna altra indicazione se non Google Maps, abbiamo seguito una strada acciottolata che scendeva sulla mezza costa. È stata una corsa lunga e ampia, le mappe hanno assicurato che eravamo arrivati ma intorno a noi non c'erano che porte chiuse e case deserte. Inconsapevolmente, siamo saliti ad un punto con sufficiente segnale per effettuare una ricerca sul sito segnato al piano superiore che ha anche riferito indicazioni sbagliate girando intorno alla chiesa piacevole ma chiusa nel villaggio e assicurando che la direzione è stata segnalata da frecce dipinte sulle pareti delle pareti. Niente di tutto questo, ma, ormai, siamo andati lungo l'ultimo tratto di strada inesplorata e qui appare un segnale che ci ha permesso di raggiungere la fonte. Sommario del percorso corretto: punto di base il quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato e ben pavimentato a cui si arriva dalla strada interrotta e su cui, sulla sinistra, si posiziona il polo con la mappa e le notizie storiche e le emergenze del territorio. Girare le spalle all'unico edificio di 2 piani dipinto con cornici di legno bianco e verde e con un segno su un grande tavolo in rovere posto sulla facciata con la scritta 'Su Lumarzu', prendere la breve viuzza acciottolata di fronte a voi. La strada gira a destra, proseguendo lungo la costola illuminata la sera da lampeggianti su palo. 100-120 m si raggiunge un bivio. Continuare sul pavimento e dritto. Dopo 50 m la strada diventa sporca e quando improvvisamente si restringe in un sentiero sbiadito, a sinistra, in discesa, si apre un ciottoli parzialmente acciottolati con al fondo due porte (che abbiamo trovato entrambi aperti). Nel secondo (costruito senza risparmio di metallo, oversize, manco protetto knox fort!). Seguire il sentiero sulla destra un po' più impervioso e scivoloso, passare un piccolo ponte in legno e, fatto pochi passi si trova in una terrazza con pareti asciutte, ordinata, ben mantenuta, attraversando un ciottolo anche ben pavimentato e poco più alto, la costruzione delle due pareti nuragiche in blocchi quadrati che contengono il terreno sopra e su cui si è aperto. Il pozzo della fonte è protetto da una volta a tholos con una pietra di chiusura in cima su cui in tempi successivi è stata incisa una croce latina. La fonte è ancora attiva e l'acqua in eccesso è canalizzata in un canale intagliato e poi si nasconde sotto il pavimento di fronte a esso circondato da bolle di pietra, per avere successo di nuovo attraverso un altro canale e disperdere. Sarà la gioia di compensare la fatica nel trovarla, sarà il silenzio assoluto che ci ha circondati, appena spezzato dalla frusta del vento tra le foglie della macchia circostante, ma di abbandonarsi a contemplare questa costruzione semplice (e duratura!) ti permette di immergerti nella magica sacralità del luogo, fanciando sui significati che ha rappresentato e sui valori che ha trasmesso.
Fonte risalente al periodo nuragico, in perfette condizioni di manutenzione. a poche centinaia di metri dal villaggio di rebeccu. il percorso per raggiungerlo è facile da camminare e prendersi cura di in modo che si può arrivare senza problemi. all'inizio del 900 fu oggetto di scavi clandestini e poi studiato dal leone (padre dell'archeologia nuranica in Sardegna). la cella è ancora ricca di acqua che va fuori seguendo un canale inciso sulla lastra di pietra. lateralmente possiamo trovare alcuni sedili in pietra altri circa 30 cm per circa 40 lunghezza.
Un sito magico visto in una fredda e piovosa giornata di dicembre... bellissimo anche il contesto...
Splendido esempio di fonte nuragica (XIIXI sec. A.C.). Arrivati al piccolo borgo, ormai disabitato, di Rebeccu si segue la strada principale che porta ad un sentiero da cui si raggiunge facilmente la fonte. Nonostante non sia gestito, il sito è tenuto in maniera esemplare. Nella fonte di su Lumarzu si respira un’atmosfera magica e senza tempo, capace di far vivere emozioni uniche.